martedì 26 febbraio 2013

Sguardi al buio


I mostri sotto al letto lo fissavano e lui fissava loro. Stava rannicchiato sul suo piccolo divano grigio, in pigiama e con il suo peluche preferito stretto tra le braccia, un piccolo orso bianco con due bottoni neri come occhi. Ne  i mostri ne il bambino si muovevano, era diventata una gara di sguardi adesso. Il bambino non li chiudeva per il terrore che i mostri uscissero da sotto e il letto. Stringeva sempre di più l'orso a se, sperava che potesse prendere vita e difenderlo. I mostri ridevano e il bambino tremava. L'orso era solo un semplice peluche. La storia durò tutta la notte, il bambino non fece altro che tremare ma non emise neanche un grido per il terrore, l'orso avrebbe gridato volentieri se avesse potuto. I mostri non andarono via molto facilmente. Una lotta quasi senza fine. Un'epica battaglia di soli sguardi e l'orso era l'unico a non poter vedere. Non si sa quale sia stato l'esito di questa lunga lotta, raccontarono solo che l'orso rimase su quel divano con i suoi occhi di plastica. Magari il bambino e i mostri si erano solo allontanati a mangiare un gelato in cucina. Forse, chissà.

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