Guardalo, sta lì seduto a giocare a carte; con la mano destra tiene le carte, con la sinistra tiene la sigaretta e il brandy, non alza lo sguardo, di continuo muove il piede della gamba sinistra accavallata sull’altra. Sa di poter vincere quella partita, dopo tutto lui ha sempre vinto le sue partite. E anche adesso sa che vincerà, ha le carte giuste, ha la sua donna, i suoi amuleti al collo, ed è una così bella giornata per vincere. Il sole fa luce sui tavoli del bistrot . Sono tutti seduti lì: c’è una giovane donna con un gran cappello pieno di piume ed un elegante abito rosa, sorseggia un martini e parla con un’altra ragazza; al tavolo vicino un uomo con lunghi baffi sta leggendo un giornale, beve del vino rosso e giocherella con un tovagliolo poggiato sul tavolino. Accanto al tavolino del signore con i baffi c’è lui con le sue carte, sicuro di sè e della sua vittoria. Fa un tiro di sigaretta, butta fuori il fumo che si dissolve nella chiara luce di quella splendida giornata d’inverno. Alla fine li guarda tutti, quelli seduti lì, si, lì al suo tavolo. Li guarda e accenna loro un sorriso. Gli altri tre giocatori sono tesi e lui rimane fermo per far crescere ancora un po' la tensione; gli piace vederli soffrire e allora finge di pensare alla mossa da fare. E alla fine quelle carte che ha in mano le mette giù, gli altri restano in silenzio, lui non ride e non parla, prende i suoi soldi e si allontana con la sua donna, si dirigono al parco dove prenderanno un caldo caffè al chiosco degli abeti: oggi è una bella giornata!
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